INPS, in alcuni casi la pensione si POSTICIPA a 71 anni: ecco quando accade

La pensione si posticipa
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In alcuni casi accade che la pensione si posticipa a 71 anni. Infatti non sempre vi si può accedere all’età di 67 anni. Forse non lo sapevate, ma esistono alcune eccezioni. Scopriamo quali sono questi casi.

Oggi torniamo ad affrontare un’argomento sempre delicato, quello delle pensioni. Non è facile rimanere aggiornati perché si susseguono riforme. E molto spesso questi cambiamenti non sono positivi per i contribuenti. Ognuno di noi raggiunta un cert numero di anni di contributi vorrebbe poter usufruire della pensione. E’ un po’ il giusto e meritato riposo dopo una vita di lavoro. Però, ad oggi, non tutti possono farlo all’età di 67 anni.

Esistono infatti alcune eccezioni. Non basta raggiungere questo dato anagrafico per aver automaticamente diritto alla pensione. Ci sono altri requisiti che devono essere soddisfatti. Ma non sono in molti a saperlo. Requisiti che potrebbero far slittare l’età pensionistica da 67 a 71 anni.

INPS, in alcuni casi la pensione si posticipa a 71 anni: ecco quando accade.

Il primo requisito è necessario anche per poter andare in pensione all’età di 67 anni. Si tratta ovviamente di aver raggiunto i 20 anni di contributi. Lo conferma il Decreto MEF del 05/11/2019. Un attributo necessario, principale e imprescindibile. Ma non sufficiente.

Infatti dei 20 anni di contributi maturati, almeno 5 devono essere effettivi. Cosa significa? Che devono rientrare nella contribuzione definita obbligatoria o volontaria.

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Un’altra condizione riguarda chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° Gennaio 1996. Chi ha iniziato prima di questa data non corre rischi. Il motivo è il cambiamento che ha visto il sistema contributivo sostituire quello retributivo.

Chi rientra quindi nel sistema contributivo deve poter soddisfare un’altra condizione. Al momento in cui arriveranno ai 20 anni di contributi e all’età di 67 anni dovranno aver maturato una somma pensionistica uguale a 1,5 volte l’assegno sociale. Questa cifra nel 2020 è di 459,83€. L’assegno pensionistico dovrà essere quindi del valore minimo di 689,74€. Viceversa la pensione slitterà. Questa è una condizione che interessa principalmente chi nel corso della propria vita ha lavorato come part-time.

Ricapitolando, le condizioni da soddisfare sono 3:

20 anni di contributi versati
almeno 5 di questi devono essere effettivi
assegno pensionistico dal valore minimo di 689,74€

E per quanto riguarda le pensioni, sapevi che in alcuni casi l’età minima può essere di soli 54 anni?

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