Il premier Giuseppe Conte ha appena parlato dalla Camera dei Deputati. Ecco il punto della situazione.

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Il premier Giuseppe Conte ha appena parlato dalla Camera dei Deputati. Ecco il punto della situazione.

Disposto un piano fondato su vari parametri per controllare la curva epidemiologico.
Se dovessero verificarsi nuovi casi, il Governo è pronto a nuove misure restrittive.
Il rischio della fase attuale è calcolato, la nazione non può fermarsi in attesa di un vaccino. E uno Stato Democratico non può tollerare misure così contrarie ai principi della nostra Costituzione.

Il Premier ha riepilogato i contenuti dell’ultimo Dpcm.

Dal 18 Maggio riaperti attività commerciali al dettaglio e ristorazione, col rispetto dei relativi protocolli. Allo stesso modo hanno riaperto anche servizi di cura alla persona e stabilimenti balneari. Dal 25 maggio riapriranno palestre e piscine. Mentre dal 3 Giugno sarà possibile entrare in Italia senza bisogno di quarantena per gli abitanti della comunità europea. Dal 15 Giugno riapriranno cinema, teatri e centri estivi per l’infanzia.

Nella fase 2 non verrà fatto affidamento solo sull’autodisciplina dei singoli. Ma è stato definito un sistema atto a controllare l’andamento epidemiologico. Intensificati i controlli, ben oltre 3 milioni i tamponi fatti in Italia fin qui. Il rapporto tra numero di tamponi per numero di abitanti è il più alto del Mondo. Da lunedì 25 Maggio partiranno test gratuiti per fini di ricerca scientifica.

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Il premier Giuseppe Conte ha appena parlato dalla Camera dei Deputati. Ecco il punto della situazione.

Conte parla anche degli interventi fatti fin qui, encomiando gli sforzi fatti. In particolar modo un plauso per l’intensificazione di posti letto in terapia intensiva e per quanto fatto nella sanità in generale.

Il Premier si è anche soffermato sulla crisi economica. Il Governo è consapevole che riaprire le attività non basterà a riattivare il motore dell’economia. Per questo sarà necessaria un’azione costante di accompagnamento delle attività da parte dello Stato. I decreti fatti finora hanno posto le basi per la ripartenza. Il Decreto Rilancio stanzia 55 miliardi di euro. Un testo lungo e complesso, di cui Conte parla nel dettaglio spiegandone le azioni previste.

Il Governo dovrà lavorare per rilanciare la competitività del nostro Paese. Dovranno semplificare gli iter burocratici e velocizzarli. Per questo si lavora su una Riforma.

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