Il mistero relativo alla morte di Viviana Parisi non sembra concludersi. La dj torinese 43 enne scomparsa lo scorso 3 agosto. La causa del decesso due fratture nette alla spina dorsale. Il cadavere è stato trovato nelle campagne di Caronia, in Sicilia, sotto un traliccio della luce.
Non è ancora chiaro cosa abbia portato fine alla vita di Viviana. L’unica certezza rimangono gli ultimi mesi di difficoltà psicologica attraversati dalla donna. Dalla paura di essere seguita e perseguitata, ai ricovere in ospedale e il tentato suicidio.
Intanto continuano le ricerche del piccolo Gioele. Sono 15 giorni che l’indagini vannoa vanti. Nel frattempo spunta un testimone presente il giorno dell’incidente di Viviana.
A non riuscire a farsene una ragione gli stessi genitori. Non è facile capacitarsi di una tale tragedia. Dopo aver invano cercato di rintracciare il nipotino attraverso una sensitiva, arrivano i dubbi sul corpo. Secondo loro il cadavere potrebbe non essere quello della figlia.
I genitori di Viviana Parisi: “Quel cadavere non è di nostra figlia”.
Tramite le parole del penalista Pietro Venuti la ricostruzione della situazione.
“I genitori avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere” ha raccontato l’avvocato.
“Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente”.
Intanto il nuovo testimone presente durante l’incidente stradale ha rilasciato la sua dichiarazione sui fatti precedenti alla scomparsa di Viviana. I testimoni in vacanza in Sicilia hanno fatto sapere al procuratore che dopo l’incidente la dj e Gioele erano ancora vivi. La donna camminava con passo svelto tenendo in braccio il figlio con fare protettivo.
Al momento i magistrati non escludono nessuna pista.