Effetto Proust: ecco perché l’odore della benzina piace così tanto a molti

Odore della benzina
Curiosità

Tante persone fanno parte della schiera di coloro a cui l’odore della benzina piace. Ma c’è una spiegazione scientifica che rivela le ragioni per cui si sperimenta questo piacere.

A giustificare questa attitudine sensoriale è stato il professor Carl Engelking. Ad attrare di più della composizione della benzina è una particolare sostanza: il benzene. A questa spetta la capacità di incrementare gli ottani ed a conferire il suo caratteristico odore.

Per questa sua qualità, in passato si usava nella formula di vari prodotti per la cura del corpo. Ma in seguito si è scoperto che questa sostanza è pericolosa per la pelle e la salute in generale.

Ecco perché l’odore della benzina piace a molti

Da quanto rivelato dal professor Engelking l’odore della benzina piace tanto perché richiama l’effetto Proust. Che rimanda al famoso romanzo Marcel Proust “Alla ricerca del tempo perduto” in cui si accenna all’evocazione dei ricordi.

Quindi alcuni particolari odori hanno la capacità di riattivare degli specifici ricordi in noi. Nel caso dell’odore della benzina, o meglio del benzene, si verifica proprio questa grande potenzialità.

In pratica, questo odore permette di evocare dei ricordi lontani custoditi dentro di noi che ci trasportano indietro nel tempo. Così si rievoca l’infanzia con la sua spensieratezza che fa riaffiorare delle sensazioni positive e felici.

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La benzina agirebbe quindi allo stesso modo delle madeleine di Proust in quanto sarebbe legata ad una situazione casuale che fa riemergere all’improvviso un ricordo sepolto. Si fa riferimento nello specifico alla definizione di momento proustiano o memoria proustiana. Più precisamente, la psicologia parla a tal proposito di memoria involontaria, un’espressione che è stata coniata dallo stesso Proust.

Quindi l’odore della benzina racchiude in sé una celebrazione aulica che suscita un momento proustiano. Così si è presi dall’effetto di una memoria involontaria che porta alla riproposizione immediata di un ricordo. Un meccanismo innato che non richiede da parte nostra alcuno sforzo consapevole.

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