Covid, terza ondata: potrebbe essere la peggiore e la più forte

Terza ondata
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Covid, terza ondata alle porte. Purtroppo è quanto emerge sentendo parlare gli esperti. Non vogliamo essere allarmisti, ma è bene riportare un quadro generale e realistico della situazione. Quella che ci aspetta potrebbe essere la più forte per diversi motivi. Quali? Vediamo insieme come potrebbe evolversi la situazione virus in Italia.

Non possiamo ancora dire di essere usciti dalla seconda ondata. Il numero degli infetti ad oggi in Italia è molto alto. Dall’inizio della pandemia ad oggi contiamo quasi 2 milioni di contagi totali. Attualmente ce ne sono più di 700mila. I numeri non sono positivi e fanno fatica a calare. Il diminuire di nuovi casi va molto al rilento. Questo è un motivo che potrebbe incidere sulla terza ondata? Certo che si. Infatti la terza ondata inizierà che la seconda ancora non sarà terminata. Situazione molto differente rispetto a quanto era successo tra le prime due, con l’estate in mezzo.

Covid, terza ondata: potrebbe essere la peggiore e la più forte.

Uno dei motivi per essere eccessivamente ottimisti riguardo la nuova ondata è che arriverà con la seconda ancora in corso. Ma non è tutto. Potrebbe essere la peggiore sotto molti aspetti. Un’altra causa sarà che coinciderà con due fattori determinanti. Arriverà a Gennaio infatti. In concomitanza con l’apice dell’influenza stagionale. Inoltre ripartiranno anche le scuole con la didattica frontale. La riapertura delle scuole renderà più difficile gestire un tracciamento, come già accaduto a Settembre. Questi due fattori insieme potranno dare il via ad un picco di contagi. Che si andranno a sommare a quelli della seconda ondata non ancora terminata. Quindi si troveranno i posti letto già occupati negli ospedali.

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Anche Nino Cartabellotta non nasconde la sua preoccupazione. Iil presidente della fondazione Gimbe in un’intervista ha detto: “a gennaio rischiamo una strage”.

La sua preoccupazione è che le misure attuate non siano abbastanza restrittive.

“Le misure attuali sono più leggere della prima ondata, ma tutto dipende dal tipo di verifica. Non conosciamo ancora l’effetto reale dei provvedimenti e l’Italia tutta gialla è un grande rischio dovuto più al desiderio politico che alla realtà epidemiologica”.

Sempre parlando di covid, negli ultimi tempi spunta un presunto nuovo sintomo preoccupante. 

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