Sbadigliare è contagioso e lo sappiamo tutti.
Se avete appena sbadigliato, tranquilli, è una cosa normale, non vi dovete preoccupare.
Quante volte ci ritroviamo in compagnia e, vedendo un’altra persona che sbadiglia, ci viene spontaneo farlo. In macchina, in casa, in ufficio, lo sbadiglio non si trattiene e non è solo sintomo di stanchezza.
Per non parlare del fatto che quando iniziamo e siamo in compagnia, diventa un cane che si morde la coda, uno noi, uno loro e cosi’ via fino a quando, per cause ancora da capire, lo sbadiglio si ferma.
Gli scienziati non sono concordi sul fatto che ci sia un motivo preciso per cui sbadigliamo, alcuni lo ritengono un fatto puramente naturale.
Infatti molte specie lo fanno, cani, gatti, uomo, in pratica ritengono che lo sbadiglio faccia parte della natura mammifera.
Ma ci sono scienziati che non si sono fermati a questo, sono andati oltre iniziando a studiare alcune specie di mammiferi per metterle a confronto.
Lo studio si è svolto su volpi, elefanti, gatti, ricci, trichechi e topi, questi hanno dimostrato che chi ha un cervello più piccolo fa sbadigli più brevi rispetto agli animali con un cervello grande.
L’uomo ha uno sbadiglio medio di 6 secondi, esattamente come gli elefanti, entrambi infatti hanno circa 12000 milioni di neuroni nella corteccia celebrale.
I topi sono quelli che invece hanno una durata inferiore, 1 secondo e mezzo solamente.
La conclusione delle ricerche sono che il nostro cervello ha bisogno ogni tanto di raffreddarsi, e lo fa attraverso lo sbadiglio.
Piu’ frequentemente sbadigliamo e più il nostro cervello ci avverte che lo usiamo troppo ed ha bisogno di una pausa rigenerante.