La vecchia barca, un’Eredità Inattesa.
«Il nonno ti ha lasciato solo una vecchia barca», disse lo zio Marco con tono quasi sprezzante. Ma Luca vi trovò qualcosa di ben più prezioso: i documenti di un appezzamento di terreno.
Era una mattina grigia quando ricevette la telefonata.
«Luca, vieni presto. Il nonno è morto ieri sera», disse il cugino Enrico con voce asciutta, quasi priva di emozione.
«Che è successo?», chiese Luca, incredulo.
«Il cuore ha ceduto. A quell’età, era inevitabile. I funerali sono dopodomani. Se vuoi salutarlo un’ultima volta, vieni.»
Luca strinse il telefono con forza. Per lui, il nonno Giuseppe era l’unico vero punto fermo della famiglia: mai un rimprovero, mai una richiesta. Solo affetto.
L’Addio a un Uomo Speciale
Il giorno dopo, Luca era già nel piccolo cimitero della cittadina sul mare. Pochi presenti: Enrico con la moglie Laura, un paio di vicini e un’anziana che piangeva silenziosamente, con un fazzoletto nero in mano.
«Quella è la signora Anna», mormorò una vicina. «Negli ultimi anni è stata come una figlia per lui.»
Dopo la cerimonia, Enrico prese Luca da parte.
«Ascolta, cugino… il nonno ha lasciato un testamento, ma c’è poco. La casa è decrepita, il terreno piccolo. È tutto passato a me, sono il più anziano.»
Luca annuì. Non si aspettava nulla.
«A te ha lasciato solo la sua vecchia barca da pesca. Si chiama “Gabbiano”. È al molo, puoi prenderla.»
Laura sbuffò: «Una barca del genere ingombra solo.»
«Grazie», rispose Luca a bassa voce. «Al nonno piaceva pescare.»
«Pesca pure. Ma sappi che il posto al molo costa cinquecento euro al mese», aggiunse Enrico.
La Vecchia Barca: La Scoperta Sotto la Botola
La mattina successiva, Luca si diresse al porto. Il “Gabbiano” era una piccola imbarcazione in legno, con la vernice blu scolorita e il nome del nonno appena visibile a poppa.
«Bella barca, vero?» disse una voce alle sue spalle. Era un uomo anziano con la barba grigia.
«Mi chiamo Mario. Ero il miglior amico di Giuseppe. Le mie condoglianze.»
«Grazie. Io sono Luca, il nipote.»
«Lo so. Parlava sempre di te. Diceva che eri l’unico che veniva solo per stare con lui, non per interesse.»
Luca salì sulla barca. Al suo interno: remi, una rete logora, alcuni galleggianti. Cercando di chiudere la botola a prua, la serratura cedette e rivelò un vano nascosto.
All’interno, una cartellina avvolta in plastica cerata. Tremando, Luca l’aprì: era un atto di proprietà. Quindici centi di terreno, in riva al mare, a tre chilometri dal villaggio. Proprietario: Giuseppe Rossi. Data: 1998.
Un Terreno in Riva al Mare
«Mario, guardi qui!» gridò Luca emozionato.
L’anziano fischiò: «Allora è vero! Giuseppe voleva lasciarti tutto.»
«Lei sapeva di questo terreno?»
«Certo. Lo acquistò nel ’98 con gli ultimi risparmi. Sognava di costruire una casetta per la famiglia. Ma i parenti volevano solo denaro.»
Continua nella pagina successiva. Clicca QUI o qui sotto