Mio marito mi ha fatto internare in una clinica psichiatrica: la mia verità.
Mi chiamo Francesca, ho quarantacinque anni e voglio raccontare la mia storia. È una storia che parla di manipolazione, inganno e sopravvivenza. Mio marito, Lorenzo, ha cercato di togliermi tutto: i soldi, le figlie e perfino la dignità. Ma io non mi sono arresa.
Ci siamo incontrate in un caffè tranquillo nel cuore della città, io e mia figlia maggiore, Chiara. Il suo viso era teso, le occhiaie profonde e le mani tremanti mentre sorseggiava lentamente una tazza di tè.
«Papà dice che hai avuto un crollo psicotico», sussurrò, senza riuscire a sostenere il mio sguardo. «Che hai tentato di… farti del male.»
Riuscii a sorridere, anche se dentro di me il cuore sembrava battere come un tamburo impazzito.
«Chiara, guardami. Ti sembro una persona che farebbe una cosa del genere? Hai mai visto un segnale, anche minimo, che potesse far pensare a una cosa simile?»
Lei scosse la testa, incerta, confusa. Fu allora che le mostrai i documenti che avevo ottenuto con l’aiuto del mio avvocato: referti medici vaghi, firmati da uno psichiatra amico di mio marito.
Mio marito mi ha fatto internare: la verità viene a galla
Chiara lesse attentamente quei fogli e qualcosa nei suoi occhi cambiò. Come se stesse vedendo la verità per la prima volta.
«Ma perché… perché papà avrebbe fatto una cosa simile?» chiese con voce incrinata.
«Per il contratto con l’azienda spagnola», spiegai. «Era intestato a me. Era il lavoro di una vita, ma quando ho scoperto la sua relazione con la segretaria, ho deciso di chiedere il divorzio.»
Lorenzo lo sapeva. E sapeva anche che se ci fossimo separati, avrebbe perso il controllo su tutto ciò che avevamo costruito insieme. Così ha architettato un piano crudele: farmi passare per instabile mentalmente, farmi internare in una clinica psichiatrica e prendersi tutto.
Nei giorni successivi, il mio legale ha presentato una denuncia per ricovero forzato illegittimo. E proprio allora, mia sorella minore, Giulia, trovò il coraggio di raccontare come Lorenzo l’avesse manipolata affinché firmasse come testimone. Le aveva detto che mi aveva vista “agitata” e “pericolosa”.
La verità cominciava finalmente a emergere.
Mio marito mi ha fatto internare: La giustizia comincia a fare il suo corso
La pressione su Lorenzo cresceva. I suoi soci lo guardavano con diffidenza, i giornali locali iniziarono a occuparsi della vicenda e il giudice incaricato ordinò una perizia psichiatrica indipendente.
Una sera, a tarda notte, il telefono squillò. Era lui.
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