Una visita inaspettata alla concessionaria: il giudizio basato sull’apparenza.
Era una mattina come tante altre in una nota concessionaria di auto di lusso nel cuore di Milano. L’ambiente, raffinato e moderno, era già animato: il profumo del caffè appena fatto si diffondeva nell’aria, le tastiere ticchettavano al ritmo delle e-mail da smaltire e qualche commento sull’ultima partita di calcio volava tra i venditori.
I responsabili sedevano alle scrivanie lucidate a specchio, mentre i consulenti d’auto aggiustavano con cura le cravatte davanti allo specchio d’ingresso. Tutto sembrava seguire la solita routine. Ma, come spesso accade, fu un’apparenza a cambiare il corso degli eventi.
Alle 9 in punto, le porte automatiche si aprirono, lasciando entrare una donna. Indossava dei jeans semplici, una t-shirt bianca senza loghi e scarpe da ginnastica comuni. Nessun accessorio appariscente, nessun dettaglio riconducibile al “cliente tipo” di un’auto di fascia alta.
— Ma chi è questa? — sussurrò Marco, il più chiacchierone tra i venditori.
— Sicuramente ha sbagliato posto. Forse cerca qualche utilitaria usata — aggiunse ridendo Stefano, un altro consulente.
Una visita inaspettata alla concessionaria: Uno sguardo che sfidava il pregiudizio
La donna non sembrava per niente fuori luogo. I suoi occhi non cercavano approvazione: osservavano le auto in esposizione con attenzione. Ignorava volutamente i commenti sussurrati, mantenendo un’aria composta. Nessun imbarazzo, solo una calma profonda e sicura.
Avvicinandosi con passo deciso a un responsabile, si fermò e disse:
— Buongiorno. Vorrei vedere la Rolls-Royce blu cabriolet con interni rossi.
Il manager, visibilmente sorpreso, cercò di mantenere un atteggiamento professionale, ma il suo sorriso era più vicino alla condiscendenza che al rispetto.
— Quella è un’edizione speciale, signora. Non è ancora sul mercato. E, beh… non è proprio per tutti.
— Quanto costa? — chiese lei pacata, senza lasciarsi sfiorare dal tono ricevuto.
— Magari possiamo valutare insieme qualcosa di più accessibile. Guardi quel modello in offerta là all’ingresso — rispose, indicando un’auto con un vistoso cartello promozionale.
La donna ringraziò, accennando un sorriso, e si voltò per andarsene. Uscì dalla concessionaria così come era entrata: silenziosa, ma fiera. I venditori risero piano tra loro, tornando subito ai loro schermi, inconsapevoli di ciò che sarebbe accaduto il giorno seguente.
Una visita inaspettata alla concessionaria: Il ritorno che nessuno si aspettava
Alle 08:59 del giorno dopo, una Rolls-Royce Phantom nera lucida si fermò elegantemente davanti allo showroom. Tutti si voltarono incuriositi. Un uomo in abito sartoriale scese e aprì con rispetto la portiera posteriore.
Ne uscì lei. La stessa donna del giorno prima. Stesso abbigliamento, stesso portamento sobrio. Ma stavolta, tutto era diverso.
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