Una Scelta di Cuore: In Ritardo al Colloquio per un Gesto di Umanità.
Lucia camminava a passo svelto lungo il marciapiede, con il cuore che batteva forte per l’emozione. Quel giorno non era come gli altri: stava per affrontare il colloquio per il lavoro dei suoi sogni. Dopo anni trascorsi a saltare da un impiego precario all’altro, finalmente aveva trovato un’opportunità concreta per dare una svolta alla sua vita.
La sua mente era concentrata su cosa dire, su come presentarsi al meglio, ma tutto cambiò in un attimo. Mentre si avvicinava a un incrocio trafficato, sentì un grido provenire dall’altro lato della strada. Il rumore del traffico era assordante, ma quel suono umano, disperato, la costrinse a voltarsi.
Un uomo anziano barcollò improvvisamente sul ciglio della strada, portandosi una mano al petto. Poi, lentamente, si accasciò sull’asfalto. I clacson iniziarono a suonare, alcuni automobilisti inveivano, altri tiravano dritto. I passanti sembravano voler ignorare la scena, quasi sperando che quel problema sparisse da solo.
Lucia rimase paralizzata per un istante. Il pensiero del ritardo la colpì come un pugno nello stomaco. Ma un istante dopo, senza pensarci oltre, attraversò di corsa la strada e si avvicinò all’anziano.
Il Coraggio di Fermarsi Quando Tutti Proseguono
«Sta bene?», chiese con voce tremante, inginocchiandosi accanto all’uomo e toccandogli delicatamente la spalla. L’anziano ansimava, il volto pallido e gli occhi semichiusi. Con un filo di voce, indicò la borsa che portava a tracolla e sussurrò: «Le pillole… nel portafoglio…»
Lucia non perse tempo. Aprì con mani tremanti la vecchia borsa di pelle e cominciò a cercare. Dopo alcuni secondi che parvero eterni, trovò un flacone con le medicine. Estrasse una compressa, gliela pose in bocca e lo aiutò a deglutire.
«Respiri piano… tutto andrà bene», sussurrò, cercando di tranquillizzarlo mentre la paura le stringeva il petto. Dopo qualche minuto, il respiro dell’uomo iniziò a stabilizzarsi e il colore tornò lentamente sul suo viso. Aprì gli occhi e la guardò con un’espressione carica di gratitudine.
«Mi hai salvato la vita…», mormorò debolmente. «Come posso ringraziarti?»
Lucia abbozzò un sorriso, ma subito dopo lanciò un’occhiata all’orologio. Il tempo era volato. «Oddio… il colloquio!», esclamò alzandosi di scatto. Salutò in fretta e si diresse di corsa verso la stazione della metropolitana, con il cuore appesantito dalla convinzione di aver perso tutto.
Una Scelta di Cuore: Quando l’Altruismo Viene Ricompensato
Anche se convinta di aver perso l’occasione, Lucia decise comunque di presentarsi all’azienda. Sentiva il bisogno di chiudere quel capitolo con dignità, sapendo dentro di sé di aver fatto la cosa giusta.
Arrivata all’ingresso dell’edificio, il cuore le batteva all’impazzata. Si preparò al peggio, ma la segretaria alla reception le rivolse un sorriso cordiale: «La direzione è in ritardo. Può attendere in sala d’attesa.»
Lucia tirò un sospiro di sollievo e si sedette, stringendo la sua borsa come se fosse un’ancora. Passarono trenta lunghi minuti prima che si aprisse la porta dell’ufficio principale.
Quello che accadde dopo superò ogni aspettativa.
Un uomo anziano, elegante e distinto, entrò nella sala. Indossava un abito scuro impeccabile, con un bastone in mano e uno sguardo sereno. Lucia lo riconobbe immediatamente: era lo stesso uomo che aveva aiutato poco prima in strada. Rimase senza fiato.
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