“Papà salvami”: l’appello disperato di una bambina cambia tutto

“Papà salvami”
Storie di vita

“Papà salvami”: l’appello disperato di una bambina cambia tutto.

«Papà, se te ne vai, la nuova mamma mi darà di nuovo quella medicina. Salvami», sussurrò al suo orecchio la piccola Giulia, con voce tremante. Davide, suo padre, sentì un brivido lungo la schiena. Quelle parole lo lasciarono sconvolto, al punto da decidere immediatamente di indagare. Ciò che scoprì nelle ore successive cambiò per sempre la sua vita… e quella di sua figlia.

La mattina seguente, Davide si alzò presto e mise in atto un piano. Durante la colazione, finse con la compagna, Martina, di dover partire per un breve viaggio di lavoro.

«Devo andare a Verona per un paio di giorni. C’è una questione delicata con un cliente importante e devo seguirla di persona», disse, scrutando attentamente la reazione di lei.

Martina sollevò lo sguardo dal telefono e sorrise con naturalezza apparente. «Nessun problema, amore. Io e Giulia staremo benissimo. Come sempre.»

Ma Davide notò che Giulia, seduta in silenzio al tavolo, si irrigidì. I suoi occhi si abbassarono sul piatto, e rifiutò di toccare il cibo.


“Papà salvami”: Un addio forzato e un dolore visibile negli occhi

«Giulia, non essere triste», disse Martina con un tono dolce, ma chiaramente forzato. «Potremo trascorrere un po’ di tempo solo noi due. Non è bello?»

La bambina annuì appena, senza alcun entusiasmo. Davide avvertì un nodo alla gola. La paura negli occhi della figlia era troppo evidente per essere ignorata.

Dopo colazione, Davide si preparò e si congedò da entrambe. Quando abbracciò Giulia, lei si aggrappò a lui con tutta la forza che aveva.

«Ti prego, non andare», sussurrò. Davide le accarezzò i capelli e, con tono rassicurante, rispose: «Fidati di me, amore. Sono più vicino di quanto immagini.»

Uscì di casa e salì in auto, ma invece di dirigersi verso l’autostrada, guidò fino alla fine della via e parcheggiò in un punto discreto, da dove poteva osservare la casa.

Circa un’ora dopo, vide Martina uscire con l’auto. Giulia era seduta sul sedile posteriore e guardava fuori dal finestrino, assorta nei suoi pensieri. Davide le seguì con discrezione.


Un comportamento sospetto e una verità inquietante

Martina lasciò Giulia a scuola, ma non tornò subito a casa. Si trattenne nel parcheggio, come se aspettasse qualcosa. Davide, sempre più sospettoso, rimase a distanza a osservare.

A mezzogiorno, Martina tornò a scuola, entrò nella segreteria e, poco dopo, ne uscì accompagnata da Giulia. La bambina non sembrava affatto felice.

Perché Martina la stava portando via prima del tempo? Davide le seguì fino a casa e attese circa mezz’ora prima di agire. Usando la chiave del cancelletto secondario, entrò nel giardino passando inosservato.

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Le finestre erano aperte a causa del caldo. Questo gli permise di udire chiaramente i suoni provenienti dall’interno.

«Giulia, mangia qualcosa e prendi la medicina», disse Martina con tono deciso.

«Non ho fame e non voglio quella medicina», rispose la bambina con voce debole. «Mi fa stare male. Mi fa dormire tutto il giorno.»


“Papà salvami”: L’orrore scoperto con i propri occhi

«Non dire sciocchezze», replicò Martina in modo secco. «Il dottore ha detto che ti serve per l’ansia.»

«Io non ho paura», ribatté Giulia. «E papà non sa nulla di questo dottore.»

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