Mandata via per dimagrire, torna con una nuova forza: la rinascita di una donna tradita.
Quando Claudio decise di mandare sua moglie in campagna con la scusa che doveva perdere peso, aveva ben altri piani in mente. Voleva restare in città libero, senza nessuno tra i piedi, per potersi intrattenere senza limiti con la sua giovane segretaria. Ma ciò che non immaginava era che quel gesto avrebbe dato inizio a una trasformazione inaspettata nella vita di sua moglie, Lucia.
Non si trattò solo di una fuga, né di un’esclusione. Quella che Claudio pensava fosse una semplice “dieta a distanza”, si trasformò per Lucia in un viaggio verso la riscoperta di sé stessa, dei suoi valori e, soprattutto, della propria dignità.
Un sospetto che diventa certezza
Durante le prime settimane in campagna, Lucia iniziò a sentirsi più leggera, non solo fisicamente ma anche emotivamente. Il ritmo della vita rurale, le passeggiate nella natura e l’affetto degli abitanti del piccolo borgo in cui si trovava, le offrirono una nuova prospettiva. Tuttavia, dentro di lei cresceva un sospetto doloroso.
Una notte, dopo aver riflettuto a lungo, Lucia ricordò di aver visto Claudio fare alcune chiamate a un certo numero salvato semplicemente come “Marco”. Istintivamente comprese che poteva esserci qualcosa sotto. Decise allora di agire con discrezione. Prese il telefono, trovò il numero, e decise di chiamare fingendosi un’estranea.
Alla prima chiamata, la voce le tremava e riattaccò senza dire nulla. Alla seconda, Marco rispose e, dopo aver ascoltato in silenzio, scoppiò in una risata inaspettata.
«Sa, avevo quasi dimenticato quel luogo. Com’è adesso?» chiese incuriosito.
Lucia colse l’occasione. «È un posto meraviglioso, tranquillo. Le persone sono gentili. Signor Marco, ho visitato vari uffici per aiutare il paese, ma nessuno sembra voler ascoltare. Lei è la nostra ultima speranza.»
Lui rispose con tono riflessivo: «Mi mandi delle foto. Voglio vedere com’è diventato quel posto dove sono nato.»
Mandata via per dimagrire: un piano per il bene del villaggio
Per due giorni interi, Lucia si dedicò con passione a fotografare, filmare e raccogliere testimonianze dal villaggio. Il ponte principale era in condizioni disastrose, e gli anziani dovevano fare lunghi percorsi per attraversare il fiume. Era diventata una questione di sicurezza e dignità per la comunità.
Nonostante i messaggi inviati a Marco venissero letti, nessuna risposta arrivava. Lucia cominciava a pensare di aver fallito, quando improvvisamente il telefono squillò.
«Elena?» – il nome fittizio usato da Lucia – «Potrebbe venire domani alle tre nel nostro ufficio in via della Libertà? E porti un piano di lavoro preliminare, per favore.»
Lucia trattenne l’emozione e rispose con entusiasmo: «Certamente, grazie mille, signor Marco!»
Dopo aver chiuso la telefonata, Lucia si rese conto che l’indirizzo corrispondeva proprio all’ufficio in cui lavorava suo marito Claudio. Una coincidenza perfetta, pensò. Decise allora di arrivare con largo anticipo.
La scoperta sconvolgente
Quando Lucia arrivò, l’ufficio era quasi deserto. Decise di salire e dare un’occhiata. La segretaria non era alla scrivania. Da una porta socchiusa della sala pausa, sentì delle voci e si avvicinò in punta di piedi.
La scena che le apparve davanti agli occhi la lasciò senza fiato: Claudio e la sua segretaria erano avvinghiati in un abbraccio inequivocabile. Lucia rimase ferma, incapace di muoversi o parlare. Una lama di dolore le attraversò il petto, seguita da un’ondata di rabbia.
«Quindi era questo il vero motivo del mio allontanamento», pensò tra sé.
Senza fare rumore, si allontanò e si diresse verso l’ufficio di Marco. Durante il tragitto, si sforzò di respirare profondamente. Non era il momento di lasciarsi sopraffare dalle emozioni. C’era un intero villaggio che contava su di lei.
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