Ho scoperto perché mio figlio piangeva con la nonna

Ho scoperto perché mio figlio piangeva con la nonna
Storie di vita

Quando ho scoperto perché mio figlio piangeva con la nonna, ho deciso di agire.

La maternità è un viaggio complesso, pieno di momenti felici ma anche di situazioni che ci mettono alla prova. Per molto tempo ho creduto che mia suocera, Lucia, fosse una persona fidata con cui lasciare mio figlio di quattro anni, Matteo, durante i miei turni di lavoro notturni in ospedale. Abitando a pochi isolati da casa nostra, spesso si offriva di badare a lui e, inizialmente, sembrava la soluzione ideale.

Con il passare delle settimane, però, ho iniziato a notare qualcosa di strano nel comportamento di Matteo. Ogni volta che gli annunciavo l’arrivo della nonna, scoppiava in lacrime. All’inizio pensavo fosse solo stanchezza o capriccio, ma più il tempo passava, più la sua tristezza diventava evidente.

Una sera, poco prima del mio turno, Matteo mi si è aggrappato alle gambe con disperazione. «Mamma, non voglio che venga la nonna!», ha pianto tra i singhiozzi. Mi sono inginocchiata e gli ho chiesto cosa lo turbasse. La sua risposta mi ha lasciata senza parole: «Perché la nonna si comporta in modo strano…»


Un comportamento che ha acceso i miei sospetti

Stavo per approfondire la questione quando Lucia è arrivata, con il suo solito atteggiamento solare. Matteo è corso di sopra, chiudendosi nella sua cameretta. Ho sentito un nodo alla gola. Nonostante il disagio, dovevo andare a lavorare. Durante il tragitto verso l’ospedale, continuavo a pensare alle parole di mio figlio. Cosa intendeva con “strano”? Cosa succedeva realmente quando io non c’ero?

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La mattina seguente, appena finito il turno, sono rientrata in fretta a casa. Appena aperta la porta, mi si è stretto il cuore: Matteo era seduto per terra, pallido in volto, circondato da pezzi di vetro e succo versato. I suoi giocattoli erano ammassati in un angolo e lui aveva ancora le lacrime agli occhi.

L’ho abbracciato forte. «Tesoro, cosa è successo?» La sua voce era tremante: «La nonna si è arrabbiata. Ha detto che sono cattivo perché ho rovesciato il succo… ha urlato forte, mi ha detto che sono sporco e ha buttato via i miei giochi.»

In quel momento, la rabbia mi ha invaso. Ma ho cercato di mantenere la calma. «Va tutto bene adesso, mamma è qui.» Dopo averlo consolato, ho guardato la casa: disordine ovunque, la cucina in condizioni pietose, e Lucia sparita senza lasciare traccia.


Ho scoperto perché mio figlio piangeva con la nonna: Il confronto diretto con la nonna

Più tardi, ho preso coraggio e l’ho chiamata. Lucia ha risposto con la sua solita voce allegra: «Ciao cara, com’è andata la notte in ospedale?» Ma io non avevo voglia di convenevoli. «Dobbiamo parlare. Cos’è successo ieri sera con Matteo?»

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